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La Torre
L’acquedotto di Chiaravalle, oggi in disuso, nasce nell’ambito dell’emergenza sanitaria che la cittadina si trova ad affrontare dopo il 1800 a causa dell’improvvisa crescita demografica in seguito all’ampliamento della Manifattura tabacchi e al conseguente rafforzamento delle colture di tabacco.
La costruzione, oggi denominata “Torre”, è un simbolo importante che si trova al centro della cittadina quasi a segnare la direttiva del Corso Matteotti in linea con il Monumento ai Caduti. Insieme all’Abbazia di Santa Maria in Castagnola ed alla Manifattura Tabacchi è elemento di riconoscimento di Chiaravalle.
Il primo acquedotto è stato costruito nel 1905 su un progetto degli ingegneri Argnani e Piccioni redatto nel 1903.
L’acqua proveniva da una falda dell’ Esino mediante un pozzo profondo 8 metri.
Nel 1935 a causa dell’aumento della popolazione, delle nuove esigenze dei cittadini e dei servizi pubblici, il Comune chiese uno studio per ampliare l’acquedotto senza però dare inizio ai lavori per motivi di ordine finanziario.
L’ampliamento che ha portato alla costruzione della “torre” così come la vediamo oggi, risale al 1952 quando si rese indispensabile per l’ulteriore crescita della popolazione e per i danni subiti durante la guerra.
Il progetto di ampliamento fu redatto dall’ing. Giorgetti ed ha consentito un adeguato approvvigionamento di acqua al Comune fino agli anni sessanta quando il Comune di Chiaravalle fu coinvolto nella nascita del consorzio intercomunale di Gorgovivo.
Arc. Elena Berni
NB: Le notizie sono state prese dalla relazione che accompagnò il progetto di sistemazione del civico acquedotto, datata 15 settembre 1952, redatta dall’ingenere Ramiro Giorgetti e conservata presso l’archivio del Comune di Chiaravalle e dal sito “vivaservizi” per ciò che riguarda la sorgente di Gorgovivo.