Immacolata Concezione

Pierleone Ghezzi, XVIII secolo, olio su tela

 

Opera settecentesca attribuita a Pierleone Ghezzi.

Nei suoi diari, l’artista dichiara di aver fatto per l’Abbazia di Chiaravalle un altare e una Madonna Immacolata, col bambino in braccio, circondata da angeloni e angioletti. Ai piedi della Madonna i santi di casa Falconieri, commendatari dell’opera: San Alessio, nobile fiorentino che con sette compagni fondò l’ordine dei servizi di Maria, e Santa  Giuliana, sua discepola oltre che nipote.

La macchia bianca sul petto della Santa ricorda il miracolo dell’ostia consacrata che, vicino alla morte, non poteva più assumere per bocca e che, postale sul cuore, scomparve, come assorbita. 

La tela fu rimaneggiata poi dai monaci che vollero dare un nuovo titolo al quadro aggiungendo un pastorale, trasformando il falco (simbolo dei Falconieri) in una colomba e rinominando i due santi in basso, che divennero san Benedetto e santa Scolastica, personalità all’origine del monachesimo benedettino.